Danilo Dolci, chiamato «il Gandhi italiano», a Park Avenue il 28 febbraio 1961 con la sua assistente Victoria Bawtree di Oxford
Danilo Dolci, chiamato «il Gandhi italiano», a Park Avenue il 28 febbraio 1961 con la sua assistente Victoria Bawtree di Oxford – AP Photo/Anthony Camerano
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Danilo Dolci, pagine da interrogare

1924-2024 Per celebrare il centenario della sua nascita, Barbara Sorge, esperta di processi partecipativi e inclusivi, attivatrice di SMR, ha posto alcune domande cruciali a ciò che Danilo Dolci ha lasciato di scritto: ecco le risposte
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 29 giugno 2024
Danilo Dolci poeta, sociologo, attivista della nonviolenza ed educatore, ha dedicato la vita all’impegno politico e sociale. La sua lunga ricerca giunge dopo analisi e denunce dei mali del suo tempo, a consegnare al futuro uno «strumento» capace di far dialogare culture diverse, a dare forza e potere alle nuove generazioni, autonomia di giudizio a ciascuno; uno «strumento» che educa alla convivenza pacifica, all’ascolto, alla comunicazione e alimenta negli studenti la curiosità epistemica favorendo l’apprendimento, perché la conoscenza aiuta ad essere liberi, oggi più che mai, dove ciascuno deve essere paralizzato nel suo essere vivente, per poter agire unicamente come...

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