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D’Antona, sulle tracce di un giurista

D’Antona, sulle tracce di un giuristaMassimo D'Antona, giurista italiano ucciso nel 1999 dalle Nuove Brigate Rosse

Lavoro La ricorrenza della morte di D'Antona è il 20 maggio, stesso giorno in cui 29 anni prima diventava legge lo Statuto dei Lavoratori. A partire dall'opera del giurista si apre una riflessione sulla dimensione etica ed extracontrattuale del diritto del lavoro

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 maggio 2020
L’opera omnia di questo giurista si compone di una monografia (1979) e di una vastissima saggistica. Compresi quelli così detti minori, gli scritti sono alcune centinaia: il primo è pubblicato nel 1972, l’ultimo pochi mesi dopo la scomparsa dell’autore. Nel 1999. Nel 2000 l’intelligente riordino sistematico di Bruno Caruso e Silvana Sciarra li ha riprodotti in sette volumi: ciascuno mediamente di circa quattrocento pagine. Nell’ora del XXI anniversario della morte di D’Antona, mi ha assalito un dubbio angoscioso: non si scrive così tanto in così poco tempo se non si ha il presentimento che il destino impedirà di produrre tutto...

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