Visioni
Davide Ferrario e il sogno del progresso
Venezia 71 Fuori concorso «La zuppa del diavolo» dove il regista bergamasco con documentari industriali e materiali audiovisivi dell'archivio nazionale del Cinema d'Impresa di Ivrea che ricostruisce l'Italia dal dopoguerra al boom fino agli incubi degli anni '70
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Venezia 71 Fuori concorso «La zuppa del diavolo» dove il regista bergamasco con documentari industriali e materiali audiovisivi dell'archivio nazionale del Cinema d'Impresa di Ivrea che ricostruisce l'Italia dal dopoguerra al boom fino agli incubi degli anni '70
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 4 settembre 2014
Giuliana MuscioVENEZIA
La zuppa del diavolo di Davide Ferrario è un film costruito con documentari industriali e materiali audiovisivi dell’archivio nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea che racconta il sogno di progresso dell’Italia del dopoguerra, spezzatosi negli anni ’70 con la crisi petrolifera e l’emergere dell’ecologismo. Il titolo è stato rubato a Buzzati, per esprimere le contraddizioni insite nell’idea – tra zuppa, e quindi nutrimento, e ingredienti pericolosi, demoniaci, come l’acciaio infuocato che esce dagli altoforni; ambiguità che avrebbero trasformato quell’agire industriale, nato come sogno negli anni ’50, negli incubi di oggi. Il film propone materiali di grande interesse e in certi...