Politica
Davigo si tira fuori dalla caccia ai ministri a Cinque Stelle. Di Matteo forse
Direzione Palazzo Chigi Addio democrazia diretta e maggioritario, è tempo di convergenze a Cinque Stelle. La trasformazione da forza del populismo digitale a soggetto "responsabile" che garantisce "competenza" e "affidabilità". Le prove generali sulla legge elettorale mentre si prepara la consultazione sul candidato a guidare un governo
Grillo e Di Maio – La Presse
Direzione Palazzo Chigi Addio democrazia diretta e maggioritario, è tempo di convergenze a Cinque Stelle. La trasformazione da forza del populismo digitale a soggetto "responsabile" che garantisce "competenza" e "affidabilità". Le prove generali sulla legge elettorale mentre si prepara la consultazione sul candidato a guidare un governo
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 giugno 2017
«I magistrati non sono capaci di fare politica, non sanno gestire il consenso», ha detto ieri Piercamillo Davigo al convegno sulla giustizia organizzato dal Movimento 5 Stelle alla Camera, quasi a tirarsi fuori dalla caccia al ministro del governo Di Maio che da giorni si è scatenata tra le fila dei grillini. Davigo smorza le speranze dei suoi sostenitori a 5 Stelle, blandendoli con una battuta: «Non sono interessato alla politica ma ai politici che rubano»). Più enigmatico il pm palermitano Nino Di Matteo: «Non voglio rispondere a questa domanda ma nemmeno eluderla. Non sono d’accordo con chi pensa che...