Cultura
Ddr, il punto di svolta di una sedicenne
Intervista Parla la scrittrice Charlotte Gneuss, al Salone domani con il suo esordio «I confidenti» per Iperborea. «Ho scelto il 1976 per varie ragioni. I miei genitori raccontavano storie sulla loro giovinezza e, inoltre, quel decennio tende a essere oscurato nella memoria collettiva dei tedeschi»
Charlotte Gneuss – Foto di Heike Bogenbeger
Intervista Parla la scrittrice Charlotte Gneuss, al Salone domani con il suo esordio «I confidenti» per Iperborea. «Ho scelto il 1976 per varie ragioni. I miei genitori raccontavano storie sulla loro giovinezza e, inoltre, quel decennio tende a essere oscurato nella memoria collettiva dei tedeschi»
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 9 maggio 2024
Che cosa rimane nella Germania libera e iperconnessa di oggi della vecchia Ddr? Molto, se una 32enne nata e cresciuta a Ludwigsburg, nel Baden-Württemberg, riesce in poco meno di trecento pagine a restituire plasticamente un mondo nel quale non ha mai vissuto e a collocarvisi idealmente all’interno come un’adolescente pronta ad animare gli anni Settanta con l’universalità dei suoi desideri, la contraddittorietà dei sentimenti e la confusione delle sue credenze. Spietata educazione sentimentale e politico-sociale di una sedicenne nei sobborghi Dresda, I confidenti (titolo originale Gittersee – dal nome del luogo deputato – tr. it. di Silvia Arbesano, Iperborea, pp....