De Angelis: gesti, battiti per restituire Baudelaire
Félix Bracquemond, frontespizio per Les Fleurs du Mal di Charles Baudelaire, 1857, New York, MET
Alias Domenica

De Angelis: gesti, battiti per restituire Baudelaire

Poeti tradotti da poeti Ritmo, sintassi, e un lessico costellato di parole-cifra della propria poesia: dopo Lucrezio, Milo De Angelis alle prese con «I fiori del male» (Lo Specchio Mondadori)
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 23 giugno 2024
Nel 1982, quando pubblica le prose di Poesia e destino, Milo De Angelis traccia anche una sorta di genealogia del tragico, che dalla Grecia antichissima e dall’India – da Eschilo e dalla Bhagavad Gita – arriva fino al Novecento, includendo Dino Campana o Paul Celan. Dentro quella costellazione abitano, in effetti, tutti i suoi principali phares, in particolare i poeti che avevano avuto, non a caso, un ruolo fondamentale anche per il gruppo raccolto intorno a Niebo (la rivista cui, sul finire degli anni settanta, De Angelis ha impresso un segno indelebile). Vi si incontrano, per esempio, Hölderlin e Lucrezio,...

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