Italia

De Facci (Cnca): «Lo spaccio oggi è drugstore e il carcere non lo sconfigge»

De Facci (Cnca): «Lo spaccio oggi è drugstore e il carcere non lo sconfigge» – Emblema

Droghe Intervista al presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, a convegno a Roma sulla nuova riduzione del danno. Nell’ultimo anno 800 nuove droghe. E uno studente su tre ammette l’uso di una sostanza

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 22 febbraio 2020
Parlare di droghe in termini di riduzione del danno sembra roba di altri tempi, in questo Paese che marcia al tintinnio di manette. Eppure, mentre il governo giallorosso cerca consensi promettendo di rendere obbligatoria la carcerazione preventiva per i reati di piccolo spaccio in caso di recidiva, centinaia di esperti, studiosi e operatori del pubblico e privato sociale si sono riuniti ieri a Roma per ragionare sull’aggiornamento dei servizi di riduzione del danno in un’Italia sempre più preda del nuovo «drugstore». Un mercato sempre più potente, che viaggia sul deep web, sul dark web (ma anche sui siti di giardinaggio)...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi