Politica

De Girolamo, autodifesa solitaria. Ma il Pd: troppe zone d’ombra

De Girolamo, autodifesa solitaria. Ma il Pd: troppe zone d’ombraNunzia De Girolamo, ministra dell'agricoltura

Montecitorio La ministra si commuove in aula. «Mai abusato del mio ruolo». Ma il caso resta aperto, appeso alla crisi di governo. Sfiduciata o no, è la candidatissima al rimpasto CRISI

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 gennaio 2014
«Mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato e mai ho violato la Costituzione». Alle dieci di mattina, in un aula di Montecitorio deserta, la ministra dell’agricoltura attacca la sua autodifesa grintosa, ma solitaria e finale. I banchi sono vuoti. Una manciata di deputati siede, sparsa, per l’emiciclo. In penultima fila c’è il marito, Francesco Boccia, lettiano lib che aveva provato a costruire un ponte con Renzi. Stefano Fassina, l’ex ministro laburista delle mille con lui va a stringergli la mano. Del governo, accanto a lei, siedono il vicepresidente Alfano e il ministro Quagliariello. Non la lasciano...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi