Visioni

De Gregori: «il vulcano è una metafora inquietante del presente»

De Gregori: «il vulcano è una metafora inquietante del presente»Francesco De Gregori – foto di Daniele Barraco

Musica Un nuovo doppio album dal vivo per il cantautore romano: «Un live fa sentire al pubblico cosa succede ai concerti. Ho necessità di pubblicare me stesso. E' la foto mossa di uno che si guarda allo specchio»

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 7 febbraio 2017
Un nuovo album live, l’ennesimo di una discografia che potremmo definire parallela per Francesco De Gregori. Uscito venerdì scorso per i tipi della Sony, Sotto il vulcano è un doppio cd, registrato il 27 agosto durante il concerto a Taormina. Ci sono i brani che non possono mancare (La donna cannone, Rimmel, Generale) e qualche rilettura del repertorio dylaniano ’tradotta’ con sapienza per il suo ultimo lavoro da studio. L’incontro in un ristorante capitolino, in un accavallarsi di domande sull’attualità, alle quali De Gregori risponde portando con sé la ritrosia che lo ha sempre contraddistinto. Il mondo gira, la storia...

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