Italia
De Magistris commissaria l’acqua pubblica
Napoli Non ancora nominati gli esponenti della società civile nel cda, e il sindaco affida «pieni poteri» a un consigliere. A rischio il modello partecipativo. «Ma è un provvedimento transitorio, per non perdere i fondi»
Napoli Non ancora nominati gli esponenti della società civile nel cda, e il sindaco affida «pieni poteri» a un consigliere. A rischio il modello partecipativo. «Ma è un provvedimento transitorio, per non perdere i fondi»
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 14 agosto 2013
Che il nemico dei beni comuni fosse alle porte era ormai chiaro. Il laboratorio napoletano per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua è un granello che rischia di inceppare il complesso meccanismo delle multinazionali, in stato di agitazione permanente dopo il referendum sull’acqua. La trasformazione della società per azioni Arin nell’ente pubblico Abc Napoli è stata la prova tangibile della possibile ripubblicizzazione dei gestori dell’acqua, dando piena attuazione al voto del 14 giugno 2011. Il nove agosto scorso qualcosa è però accaduto. Il sindaco Luigi De Magistris ha annunciato in una lettera inviata al Miur – documento che il manifesto ha...