Visioni

De Oliveira, nel teatro libero delle passioni

De Oliveira, nel teatro libero delle passioniuna scena da Quinto imperio

Maestri Un’idea di cinema senza regole dove tutto è possibile

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 aprile 2015
E chi si sarà mai azzardato a scrivere un «coccodrillo» su Manoel de Oliveira? E a quale età avranno cominciato a pensare di scriverne uno? Ottant’anni? Novanta? Alla fine, data la scorza di questo signore portoghese nato a Oporto («fossile di Oporto», così lo chiamava João Cesar Monteiro), c’era il rischio che lo scriba potesse passare a miglior vita prima di lui. Credo che nessuno, per scaramanzia, abbia mai osato scriverne uno. Mi è capitato di incontrare Manoel De Oliveira nel novembre del 2008, a Bologna, all’interno di un festival intitolato Le parole dello schermo. A Rimini, in quei giorni,...

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