Alias Domenica
De Pisis, grandezza di un dio minore
La mostra di Filippo de Pisis a Milano, Museo del Novecento La facilità (e felicità) delle sue pennellate funziona ogni volta da stupendo inganno ottico. Ma ancora ci si chiede, come trent’anni fa Giuliano Briganti, perché un maestro «totale» quale il marchesino pittore stenti a prendersi la ribalta: una «minorità» che questa mostra non disconferma...
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La mostra di Filippo de Pisis a Milano, Museo del Novecento La facilità (e felicità) delle sue pennellate funziona ogni volta da stupendo inganno ottico. Ma ancora ci si chiede, come trent’anni fa Giuliano Briganti, perché un maestro «totale» quale il marchesino pittore stenti a prendersi la ribalta: una «minorità» che questa mostra non disconferma...
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 3 novembre 2019Edizione 03.11.2019
Giuseppe FrangiMILANO
C’è un enigma che riguarda Filippo de Pisis: com’è possibile che un artista profondo, anticipatore e meraviglioso come lui resti ancora relegato nell’ambito dei maestri «minori». Se lo chiedeva Giuliano Briganti trent’anni fa. «Mi domando», scriveva il critico, «perché de Pisis non goda in campo internazionale di una considerazione pari ai suoi grandissimi meriti». Ce lo si chiede oggi dopo aver visto la mostra al Museo del Novecento di Milano, che verrà poi portata a Roma, a Palazzo Altemps, nel 2020 (a cura di Pier Giovanni Castagnoli, fino all’1 marzo; catalogo Electa). È una mostra importante e in qualche modo...