Alias
«Death Metal Angola», la liberazione rock inizia dall’orfanotrofio
Intervista/Before Crush, Mental Grave, Black Soul, ecco i gruppi Il documentario del film-maker Jeremy Xido racconta l’imprevedibile scena musicale del paese africano. «Quel suono permette di esprimere cose che non riusciremmo a comunicare in altri modi»
Wilker, uno dei protagonisti del film "Death Metal Angola"
Intervista/Before Crush, Mental Grave, Black Soul, ecco i gruppi Il documentario del film-maker Jeremy Xido racconta l’imprevedibile scena musicale del paese africano. «Quel suono permette di esprimere cose che non riusciremmo a comunicare in altri modi»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 31 ottobre 2015
Intervistare Jeremy Xido è un’impresa. Il regista originario di Detroit, che è anche attore e danzatore, sta facendo la spola tra Stati Uniti e Mongolia per lavorare al suo nuovo film. Riusciamo finalmente a contattarlo in una sua sosta a New York, città in cui ora vive. Vorremmo parlare di Death Metal Angola, il documentario che lo ha reso famoso, presentato da poco a Torino. Il film risale in realtà al 2012 ma «sono convinto che abbia un qualche potere di restare, di continuare a dire qualcosa per una decina d’anni almeno». La forza di Death Metal Angola, un film...