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Debito buono non è scaricare quello privato nel pubblico
Draghi senza Keynes Il «debito buono» ha assorbito una parte di quello privato, lo Stato rimane indebitato con la stessa Bce
Mario Draghi – Ap
Draghi senza Keynes Il «debito buono» ha assorbito una parte di quello privato, lo Stato rimane indebitato con la stessa Bce
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 11 febbraio 2021
Ancora un anno e mezzo fa, prima che la pandemia sconvolgesse l’economia mondiale, Mario Draghi rimaneva fermo sulle sue posizioni conservatrici. Non faceva distinzione tra «debito buono» e «debito cattivo», per intenderci. In una conferenza stampa tenuta (giugno 2019) continuava ad ammonire l’Italia sui rischi che avrebbe corso senza una politica di «rientro dal debito», che doveva essere massimamente «credibile». «I paesi in cui il debito pubblico è elevato devono continuare a ricostituire le riserve di bilancio», testualmente in quella occasione. Dopo qualche mese, il virus inizia a diffondersi e l’Italia viene colpita più duramente di altri Paesi e l’economia...