Rubriche

Degooglizzare la vita dopo il #googledown

hackerIllustrazione – Costanza Fraia

Hacker's Dictionary L’interruzione temporanea e massiccia dei suoi servizi è l’occasione di ripensare il nostro rapporto con Big G. Stavolta ci viene in aiuto anche la Commissione Europea con il Digital Services e il Digital Market Act

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 17 dicembre 2020
Google conosce di noi anche quello che non ci ricordiamo più: dove siamo stati, con chi, per quanto tempo, e quello che abbiamo fatto. È un mostro tentacolare, una potenza, che ha smesso di funzionare per un’ora intera qualche giorno fa. Poi è accaduto di nuovo, con Gmail, il suo servizio di punta insieme al motore di ricerca tanto famoso da generare un verbo: googlare. Chi non lo usa?  Ma l’interruzione dei suoi servizi all’ora di pranzo di lunedì 14 dicembre, ci ha catapultati in una distopia da guerra informatica: gli studenti hanno smesso le lezioni a distanza su Google...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi