Commenti
Delio Chittò, nella sua voce autentica la memoria della tradizione orale
Lutti Era tra i fondatori del Duo di Piadena. Nelle loro esibizioni ci parlavano della classe contadina, dell’occupazione delle terre, delle lotte contro la "borghesia ladrona" e ci consentivano di non dire una parola, ma solo cantare intonando un lungo discorso politico che il pubblico non aveva mai sentito venirgli dal palcoscenico di un teatro
Duo di Piadena
Lutti Era tra i fondatori del Duo di Piadena. Nelle loro esibizioni ci parlavano della classe contadina, dell’occupazione delle terre, delle lotte contro la "borghesia ladrona" e ci consentivano di non dire una parola, ma solo cantare intonando un lungo discorso politico che il pubblico non aveva mai sentito venirgli dal palcoscenico di un teatro
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 agosto 2018
I tre di Piadena, come li chiamavamo allora la mia amica Teresa Bulciolu ed io, nuove nel gruppo, ignare di tutto, erano Bruno Fontanella, Delio Chittò ed Amedeo Merlo. Le loro voci mi dettero un colpo al cuore come mai mi era successo prima. Non immaginavo che potessero esistere voci così, colorate, vibrate in modo del tutto naturale, espressive e fortissime; senza alcuno sforzo da quei tre usciva una qualità di voce che non avevo mai udito. Magnifici, e poi si aggiunse anche Policarpo Lanzi, stessa impressione forte per me, voce coloritissima, forte, e mi chiedevo «Ma come hanno imparato...