Cultura
Dell’attualità politica di interrogare il Moro
Scaffale « Il sogno di una cosa. Karl Marx 200 anni dopo», a cura di Donatello Santarone. Gli atti del convegno svoltosi a Roma 3 nel bicentenario. L’opera di Marx è presentata nella forma della “cassetta degli attrezzi”, offerta alla produzione di senso critico, persino di iniziativa politica, nello scenario degli attuali rapporti sociali
«Marx as Rusalka; Building Bifrost and a Song to the Moon», Craig Donald, 2016
Scaffale « Il sogno di una cosa. Karl Marx 200 anni dopo», a cura di Donatello Santarone. Gli atti del convegno svoltosi a Roma 3 nel bicentenario. L’opera di Marx è presentata nella forma della “cassetta degli attrezzi”, offerta alla produzione di senso critico, persino di iniziativa politica, nello scenario degli attuali rapporti sociali
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 24 settembre 2020
Nel poscritto alla seconda edizione del Capitale, il vecchio Marx ironizzava su quegli intellettuali del suo tempo che «si compiacevano di trattare Hegel come un cane morto». Questa similitudine viene spesso richiamata per il trattamento che in seguito, dopo il Novecento, è stato riservato a Marx stesso, almeno fino alla crisi di sovrapproduzione tornata a dimostrare la fondatezza delle sue teorie. Ma a dire il vero nel senso comune l’effetto «cane morto», nei confronti di Marx, non è prodotto solo dall’intenzionale avversità politica. È anzi forse più spesso l’esito involontario di alcune forme di “marxismo”. Più banalmente, dell’imbalsamazione nel culto...