Visioni
Demetrio Stratos, ricerca vocale ai limiti dell’impossibile
In mostra L’archivio dell’artista ha trovato casa a Ravenna, un’esposizione e una «sala immersiva» per scoprirlo. «Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo» a Palazzo Malagola fino al 22 dicembre, con la cura di Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, tra ascolti e cimeli
Demetrio Stratos – Foto di Roberto Masotti
In mostra L’archivio dell’artista ha trovato casa a Ravenna, un’esposizione e una «sala immersiva» per scoprirlo. «Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo» a Palazzo Malagola fino al 22 dicembre, con la cura di Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, tra ascolti e cimeli
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 17 dicembre 2023
Gianni ManzellaRAVENNA
Sequenza fotografica di Silvia Lelli a Palazzo Malagola, foto di Marco Caselli Nirmal Per chi era ragazzo in quei turbolenti anni settanta del secolo scorso, il nome di Demetrio Stratos evocava facilmente quel Pugni chiusi non ho più speranze degli esordi pop con i Ribelli che pure lasciava intravedere la pulsione verso un uso assai poco convenzionale della voce, capace di arrampicarsi sulle vocali fino a farle scoppiare. Poi era venuta la sperimentazione con la band degli Area, al punto di fusione calda fra i generi e certo fra le esperienze più innovative di quegli anni; per finire con l’ultima...