Commenti

«Democrazia diretta», da Atene a Berlinguer

Lessico politico La democrazia consiliarista vuole il controllo continuo e diretto degli elettori sugli eletti, e l’eventuale revoca del delegato «infedele». Oggi anche si parla di mandato imperativo, ma lo si vorrebbe applicare al parlamento di matrice liberaldemocratica, dove vige invece il principio del parlamento specchio del paese, eletto da indistinti «cittadini» (aspetti questi sui quali bisognerà tornare a proposito della «democrazia parlamentare»)

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 giugno 2018
Si fa un gran parlare di democrazia diretta, intendendo spesso la consultazione via internet, una delle maggiori novità introdotte nel panorama politico dal M5s. La democrazia diretta in realtà ha una storia antica.Con tale espressione si è a lungo inteso un tipo di pronunciamento espresso direttamente da soggetti riuniti in assemblea, senza l’intermediazione di rappresentanti. Sono state forme di democrazia diretta l’assemblea («ecclesia») nella antica Atene, l’assemblea dei cittadini nei comuni medievali, o la democrazia teorizzata da Rousseau a partire dall’esempio (idealizzato) della sua Ginevra. Una variante di crescente successo della democrazia diretta è poi stata quella referendaria, adottata in...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi