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Democrazia e jihad, viaggio alle origini della contraddizione tunisina

Democrazia e jihad, viaggio alle origini della contraddizione tunisinaManifestazione di condanna del terrorismo dopo la strage del Bardo – LaPresse

L'analisi Svanita l'opportunità di creare un vero soggetto rivoluzionario dopo le sollevazioni del 2010-2011, la piazza dei quartieri popolari è stata lasciata ai salafiti. E le misure adottate contro associazioni e partiti di matrice islamica dopo il recente attacco a Soussa sono la prova di quanto sia difficile per il governo e una parte della società comprendere il fenomeno jihadista in Tunisia

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 luglio 2015
Il 26 giugno 2015, il secondo venerdì del mese di Ramadan, la Tunisia è nuovamente scossa da un brutale attacco jihadista. La Tunisia è considerato dagli analisti e dalle cancellerie occidentali il paese modello del processo democratico sviluppatosi dopo le rivoluzioni del 2011. Allo stesso tempo, tuttavia, i continui attacchi jihadisti e la presenza di circa 3000 tunisini nei campi di azione del jihad internazionale, mettono alla luce un paese in cui il salafismo jihadista ha assunto dimensioni importanti. Per molti osservatori si tratta di una contraddizione patente e pochi analisti sono riusciti a darne una spiegazione convincente. Per poter...

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