Visioni
Denis Krief e i dilemmi di Rusalka
Intervista Il regista si cimenta con l'opera di Dvorak scelto per l'inaugurazione del tormentato teatro dell'Opera di Roma in sostituzione dell'Aida cancellata dopo l'abbandono di Riccardo Muti.
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Intervista Il regista si cimenta con l'opera di Dvorak scelto per l'inaugurazione del tormentato teatro dell'Opera di Roma in sostituzione dell'Aida cancellata dopo l'abbandono di Riccardo Muti.
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 29 novembre 2014
Andrea PennaROMA
Sui palcoscenici italiani il regista Denis Krief ha firmato regie d’opera dei più diversi compositori. Ora si cimenta con Rusalka di Dvorak (repliche fino al 14 dicembre) che ha inaugurato giovedì la stagione dell’Opera, in sostituzione dell’ Aida cancellata dopo l’abbandono di Riccardo Muti. Spettacolo sobrio e inventivo, che incrocia dramma psicologico, elementi simbolici e naturalistici, riuscito nonostante sia nato in un momento drammatico della vita della fondazione teatrale romana, con i licenziamenti di coro e orchestra appena ritirati dopo l’accordo fra sovrintendente e lavoratori. Che clima ha trovato in teatro in queste settimane? I lavoratori dell’Opera in nessun momento...