Cultura

Dentro i pozzi di Bitonto interrogati dalla scrittura

Dentro i pozzi di Bitonto interrogati dalla scrittura

Scaffale Selene Pascarella nel suo libro per Alegre ci porta nella profonda Puglia degli anni Settanta, in un paese di quarantamila anime dove, tra i poverissimi, nel giro di nove mesi cinque bambini vengono ritrovati morti annegati nelle cisterne per l’acqua piovana

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 1 dicembre 2019
La cronaca nera è una brutta bestia. Entrarci dentro può voler dire tuffarsi all’interno di una realtà possibile e trovarsi circondati da fatti, cose e persone che raccontano ciò che non vorremmo ascoltare e poi forse nemmeno capire. Selene Pascarella con il suo Pozzi. Il diavolo a Bitonto (Alegre, pp. 272, euro 16) ci porta nel ghetto del ghetto della profonda Puglia degli anni settanta, in un paese di quarantamila anime dove, tra i poverissimi, nel giro di nove mesi cinque bambini vengono ritrovati morti annegati nei pozzi e nelle cisterne per l’acqua piovana. Una storia incerta e inquietante che,...

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