Cultura

«Dentro il lockdown rifletto sull’idea di patria»

«Dentro il lockdown rifletto sull’idea di patria»La scrittrice Ubah Cristina Ali Farah

L'intervista Parla la scrittrice Ubah Cristina Ali Farah che da gennaio è artista residente presso lo Stias (Stellenbosch Institute of Advanced Studies) in Sudafrica, dove ha deciso di rimanere a trascorrere il lockdown, in quella che lei definisce «una prigione dorata». «Se apparteniamo a questo pianeta il destino di tutti ci è proprio. Se la pandemia mi ha sorpresa qui, deve esserci una ragione. Non c’è patria che tenga»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 maggio 2020
Di padre somalo e madre italiana, Ubah Cristina Ali Farah è nata a Verona ma cresciuta a Mogadiscio. Nel 1991, durante la guerra civile, è emigrata con la sua famiglia, prima in Ungheria e poi in Italia. Dopo aver vissuto a lungo a Roma, risiede oggi a Bruxelles. Ha pubblicato i romanzi Madre piccola (Frassinelli) vincitore del Premio Vittorini, e Il comandante del fiume (66thand2nd), mentre all’inizio di quest’anno è uscito per Juxta Press il racconto lungo La danza dell’orice. Da gennaio è artista residente presso lo Stias (Stellenbosch Institute of Advanced Studies) in Sudafrica, dove ha deciso di rimanere...

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