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Dentro la selva di tutte le cose apparite: Leonardo al Louvre

Dentro la selva di tutte le cose apparite: Leonardo al LouvreParigi, Louvre, davanti alla "Belle Ferronnière" di Leonardo da Vinci

A Parigi, Louvre, "Léonard de Vinci", a cura di Vincent Delieuvin e Louis Frank Non era scontato che la pressione del marketing risparmiasse gli indici di qualità della mostra: la quale "tiene", con una narrazione fluida e un bel po’ di capolavori. La temperatura aumenta nel rovello grafico, che indica la "difficoltà" di Leonardo nel fissare le pulsioni del mondo in forme perfette

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 15 dicembre 2019
Leonardo è morto ad Amboise cinquecento anni fa. Oggi il suo nome è un marchio, la sua figura, tra mito e marketing, l’incarnazione del genio umano. È perciò piuttosto scontato che una grande mostra come quella del Louvre (Léonard de Vinci, fino al 24 febbraio 2020, a cura di Vincent Delieuvin e Louis Frank) richiami le folle; non è invece pacifico che un’esposizione con un così forte impatto popolare rispetti le simmetrie tra attesa e ricaduta qualitativa. Eppure al Louvre si è riusciti ad allestire una rassegna che tiene, una narrazione fluida e ininterrotta con un numero importante di capolavori,...

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