Cultura
Dentro la vulnerabilità delle nostre certezze
Mostre Nella galleria Interzone, a Roma, «Wor(l)dless» di Pier Paolo Patti, immagini che combattono quella che Susan Sontag chiamava «l’indecenza» di chi si metteva di fronte al dolore degli altri
Pier Paolo Patti, Mare Nostrum
Mostre Nella galleria Interzone, a Roma, «Wor(l)dless» di Pier Paolo Patti, immagini che combattono quella che Susan Sontag chiamava «l’indecenza» di chi si metteva di fronte al dolore degli altri
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 7 dicembre 2021
Quanto dolore c’è, quante tragedie ci sono, quanta Storia c’è in 1/24 di secondo, nello scatto di una macchina fotografica che spalanca e chiude il suo obiettivo su una guerra? Non si può sapere, non si può cogliere e poiché non lo si può fare tanto vale non porvi mente o, ancora peggio, assuefarsi a quei rapidissimi passaggi che infine si percepiscono come sempre uguali, al massimo dislocati in uno spazio diverso, ma in un tempo che è sempre identico a se stesso. Da qui parte il lavoro Wor(l)dless di Pier Paolo Patti in mostra da Interzone a Roma (fino...