Internazionale
Denunce, un arresto, qualche aiuto in più. Ma i morti nel sisma sono 23mila
Medio Oriente Qualcosa si muove ma troppo lentamente: Erdogan ammette i ritardi, gli Usa riducono le sanzioni alla Siria. E in Turchia parte la class action. 14 camion Onu in territorio siriano, ma magazzini vuoti. Assad apre alle opposizioni
Il livello di devastazione nella cittadina siriana di Jinderis – Ap/Ghaith Alsayed
Medio Oriente Qualcosa si muove ma troppo lentamente: Erdogan ammette i ritardi, gli Usa riducono le sanzioni alla Siria. E in Turchia parte la class action. 14 camion Onu in territorio siriano, ma magazzini vuoti. Assad apre alle opposizioni
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 febbraio 2023
La macchina istituzionale dei soccorsi, nazionale e internazionale, non parte. Arranca, borbotta. Lo ha ammesso ieri lo stesso presidente turco Erdogan («Il nostro intervento non è stato rapido come avremmo voluto», ha detto dalla città di Adiyaman) e, indirettamente, quello siriano Assad che solo a cinque giorni dal sisma del 6 febbraio è apparso in pubblico, ad Aleppo. Sceglie la via indiretta anche l’amministrazione statunitense che rivede le sanzioni a Damasco. L’Onu ci mette un pezza, facendo passare dal valico di Bab al-Hawa, tra Turchia e Siria, 14 camion dell’Organizzazione mondiale delle Migrazioni che stavolta non portavano sapone ma tende...