Internazionale
Una deputata indigena al Congresso di Brasilia, cade un tabù lungo due secoli
Non solo Bolsonaro Spinta dalla sua comunità, Joenia Wapichana conquista un seggio nel piccolo stato di Roraima, Avvocata dei diritti dei popoli nativi e dei migranti. Fondi dal basso per la sua campagna. In parlamento avrà contro la «bancada ruralista» con i suoi 200 eletti
Una protesta degli indigeni dello Stato brasiliano di Roraima di fronte all’Assemblea legislativa
Non solo Bolsonaro Spinta dalla sua comunità, Joenia Wapichana conquista un seggio nel piccolo stato di Roraima, Avvocata dei diritti dei popoli nativi e dei migranti. Fondi dal basso per la sua campagna. In parlamento avrà contro la «bancada ruralista» con i suoi 200 eletti
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 31 ottobre 2018
Mai una donna indigena era stata eletta deputata al Parlamento brasiliano. Ci è riuscita Joenia Wapichana sconfiggendo un tabù che durava da 194 anni, dall’insediamento della prima Camera dei deputati e dalla promulgazione della prima Costituzione nella quale non figurava alcun riferimento all’esistenza e ai diritti degli indigeni. Ha conquistato un seggio nel piccolo Stato di Roraima, nel nord del Brasile, confinante col Venezuela. UN ALTRO RAPPRESENTANTE indigeno, Mario Juruna, era stato eletto deputato dal 1983 al 1986 e si deve al suo impegno la creazione della Commissione permanente dell’Indio, che poi è diventata la Commissione dei diritti umani. Ora,...