Alias Domenica

Derain, artista ontologico troppo impregnato di trementina

Derain, artista ontologico troppo impregnato di trementina

A Mendrisio, Museo d'Arte, "André Derain. Sperimentatore controcorrente", a cura di Simone Soldini, Barbara Paltenghi Malacrida e Francesco Poli Nel recente ritorno di attenzione sul pittore di Chatou, la mostra ticinese ha il merito di focalizzare sulla lunga stagione (anni venti-dopoguerra) segnata dal dubbio e dal fantasma degli «antichi maestri», e di sfatare la taccia di «antimoderno»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 novembre 2020
Federico De MelisMENDRISIO (CANTON TICINO)
André Derain, circa 1935, Archives Taillade, Parigi   André Derain, “Portrait d’Iturrino”, 1914, Parigi, Centre Pompidou   André Derain, “Pont dans un paysage provençal”, 1930, Parigi, Galerie Michel Giraud   André Derain, “La table garni”, 1921, Troyes, Musée d’Art Moderne   André Derain, “Cavaliers”, 1946-1950, collezione privata   André Derain, “Quatre baigneuses dans un paysage”, 1950-1952, collezione privata   Uno sguardo barbaro, tabula rasa dei preconcetti culturali, per penetrare il segreto di André Derain! In attesa dell’impossibile, eccoci qui, di nuovo, a interrogare quel segreto, a chiederci come l’artista riuscisse a conciliare la sua leggendaria maestria, la sua abilità, con...

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