Derain, giovinezza di un grande smarrito
A Parigi, Centre Pompidou, «André Derain 1904-1914, la décennie radicale|», a cura di Cécile Debray Dal realismo libertario 1903-’04 alla svolta gotica 1912-’14, la mostra descrive un attraversamento accelerato delle opzioni dell’avanguardia, tutto all’insegna del dubbio. A fronte dei momenti fauve e cézanniano-cubista, meritava più spazio, forse, la fase di isolamento prima della guerra: dove la pittura fa i conti con il suo status di «lingua morta»
A Parigi, Centre Pompidou, «André Derain 1904-1914, la décennie radicale|», a cura di Cécile Debray Dal realismo libertario 1903-’04 alla svolta gotica 1912-’14, la mostra descrive un attraversamento accelerato delle opzioni dell’avanguardia, tutto all’insegna del dubbio. A fronte dei momenti fauve e cézanniano-cubista, meritava più spazio, forse, la fase di isolamento prima della guerra: dove la pittura fa i conti con il suo status di «lingua morta»