Cultura

Deshima, l’isola degli olandesi

Città perdute /13 In Giappone esisteva un luogo destinato solo ai mercanti stranieri. Fu costruita in epoca Edo, nel 1634, per volere dello shogun Tokugawa Iemitsu. Vi sostavano categorie speciali di persone come donne di piacere, cuochi, carpentieri

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 27 agosto 2017
Deshima o Dejima, letteralmente «isola d’uscita» in giapponese, anche conosciuta come l’isola degli Olandesi, è uno dei luoghi più curiosi dell’arcipelago giapponese, facendone parte pur essendo artificiale e collocata all’interno del porto di Nagasaki nell’isola meridionale di Kyushu. Un ventaglio di terra, si potrebbe dire data la sua forma, di circa 15.000 metri quadri, risultato dal taglio di una penisola che si spingeva fin dentro la baia di Nagasaki attraverso un canale e collegato alla terraferma solamente da un ponticello guardato a vista su entrambi i lati. LA SUA COSTRUZIONE avvenne in epoca Edo, nel 1634, per volere dello shogun...

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