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Desiderio di fuga dalle città

Desiderio di fuga dalle cittàParigi, marzo 2020 – Ap /LaPresse

Pandemia La pandemia in corso sta creando il desiderio diffuso di allontanarsi (provvisoriamente o no) dalle città, evocando la storica contrapposizione tra città e compagna. L’ideologia antiurbana, l’odio contro misfatti, si […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 maggio 2020
La pandemia in corso sta creando il desiderio diffuso di allontanarsi (provvisoriamente o no) dalle città, evocando la storica contrapposizione tra città e compagna. L’ideologia antiurbana, l’odio contro misfatti, si snoda nei secoli, almeno dal Quattrocento ad oggi. I suoi più illustri rappresentanti furono, nel tempo, Torquato Tasso (la città come luogo d’ira), i fisiocratici: Quesnay e Turgot (la città come luogo del lusso e dei consumi), fino a Charles Fourier (che ideò il Falansterio), Jean Batiste Godin, Robert Owen, Etienne Cabet, Owen per arrivare ai nostri giorni, stemperandosi nelle proposte delle città-giardino (Garbatella, Montesacro vecchio) che avrebbe dovuto risolvere...

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