Internazionale
Destabilizzare l’area, funzione storica dell’«insostituibile» partner della Nato
Turchia L’ipocrisia dell’Occidente verso la Turchia non è nuova. Come non sono nuove le disavventure di Ankara sulla strada impervia della modernizzazione. Molti a Bruxelles cadranno dalle nuvole, ma non è stato Erdogan a trasformare la Turchia in un centro di destabilizzazione regionale. La verità è che lo è sempre stata
Sostenitori pro-Erdogan in Turchia – LaPresse
Turchia L’ipocrisia dell’Occidente verso la Turchia non è nuova. Come non sono nuove le disavventure di Ankara sulla strada impervia della modernizzazione. Molti a Bruxelles cadranno dalle nuvole, ma non è stato Erdogan a trasformare la Turchia in un centro di destabilizzazione regionale. La verità è che lo è sempre stata
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 luglio 2016
Bisogna ammetterlo, l’Unione Europea ha proprio ragione. Se torna la pena di morte, le porte devono rimanere chiuse per la Turchia. Non è ammissibile fare sconti sui nostri valori fondativi. Erdogan, che è un «leader democraticamente eletto», chiuda pure gli organi di informazione che non gli piacciono. Cacci pure tutti i professori dissidenti. Torturi pure i militari golpisti. Insomma, faccia quello che vuole, ma non la pena di morte. Quella, se vuole, è riservata ai kurdi. L’islamista democraticamente eletto li può bombardare, radere al suolo le loro città, ma senza sentenze nei tribunali. L’ipocrisia dell’Occidente verso la Turchia non è...