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Detour, note di viaggio

Detour, note di viaggioUn'immagine di Mavis Staples

Rassegne/Nell’edizione 2016 anche una sezione dedicata alla musica come simbolo di democrazia Al festival padovano cinque film raccontano artisti in prima linea contro emarginazione e fanatismo. Da Roland Kirk a Mavis Staples

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 15 ottobre 2016
Comici itineranti di quart’ordine, isole divenute approdi della disperazione, vagabondi per campare o per destino, gioventù disintegrate dalla follia integralista… Detour, piccolo e tenace festival padovano di cinema, quinta edizione, conferma l’intento di declinare altrimenti la parola «viaggio». Novità 2016 la sezione «Music Around the World», cinque titoli dedicati a musicisti in prima linea contro l’emarginazione, il fanatismo, le discriminazioni; discepoli convinti della musica veicolo di democrazia e materia aggregante. Due i documentari ambientati nell’America dell’apartheid, storie di un uomo e di una donna dalla pelle nera, musicisti così grandi da obbligare i bianchi ad aprire loro le porte dei...

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