Visioni

«Deux mille vingt trois», nel nostro tempo senza un filo di speranza

«Deux mille vingt trois», nel nostro tempo senza un filo di speranzaUn frame da «Deux mille vingt trois»

Danza L'ultima creazione di Maguy Marin portata in scena a Reggio Emilia

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 12 dicembre 2023
Francesca PedroniREGGIO EMILIA
Deux mille vingt trois. 2023. Il titolo dell’ultima creazione di Maguy Marin è già una dichiarazione di intenti. Le immagini, le parole, la luce e il buio che scandiscono il tempo condiviso del teatro, che piaccia o no, affondano lo sguardo dritto dentro il nostro tempo senza filtri consolatori né visioni di speranza. Una sfida alla resistenza del pubblico mossa dall’urgenza di denuncia verso un mondo in cui non si trova più credibilità. ALLA CAVALLERIZZA di Reggio Emilia, di fronte al pubblico, in proscenio, c’è un grande muro bianco. Su ogni mattone è scritto un cognome, sono tantissimi e ben...

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