Italia
Di Giacomo (Oim): «Gli allarmi sugli sbarchi infondati e strumentali»
Mediterraneo Il portavoce per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) smonta attraverso i numeri la retorica allarmistica sugli arrivi via mare. Dice al manifesto: «Gli aumenti rispetto al 2021 sono contenuti e non c’è alcuna evidenza che siano legati alla crisi del grano. Le Ong? Assegnare i porti più rapidamente»
Flavio Di Giacomo, portavoce per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim)
Mediterraneo Il portavoce per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) smonta attraverso i numeri la retorica allarmistica sugli arrivi via mare. Dice al manifesto: «Gli aumenti rispetto al 2021 sono contenuti e non c’è alcuna evidenza che siano legati alla crisi del grano. Le Ong? Assegnare i porti più rapidamente»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 28 giugno 2022
«Vogliamo entrare in Italia, siamo in fuga da crisi politiche e assenza di diritti umani», ha scritto un ragazzo che con altri 58 naufraghi attende un porto sulla Louise Michel. Dieci le richieste di porto senza risposta. Intanto altri 304 migranti sono stati una settimana sulla Sea-Watch 4 e 156 si trovano a bordo della Ocean Viking. Numeri piccoli che sommati a quelli degli sbarchi non configurano alcuna emergenza, come spiega Flavio Di Giacomo. Il portavoce per il Mediterraneo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) dice: «Attese in mare e politiche emergenziali devono finire, la crisi Ucraina mostra che le...