Politica
Di Maio non ha il piano B. E i grillini sperano in Mattarella per salvarsi
Crisi a Cinque Stelle Ieri i parlamentari hanno provato a fare il punto e individuare una strategia che per la prima volta si accorgono non provenire dai vertici
Crisi a Cinque Stelle Ieri i parlamentari hanno provato a fare il punto e individuare una strategia che per la prima volta si accorgono non provenire dai vertici
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 1 giugno 2019
«E adesso, dopo aver lottato per conquistare il reddito di cittadinanza, il superamento della legge Fornero con Quota 100, scongiurato tagli alla sanità dovremmo tornare indietro?», la vicepresidente del senato Paola Taverna reagisce alla lettera di Tria all’Europa. IL SUO SFOGO dice molto della confusione che regna nel Movimento 5 Stelle. Non siamo ancora alla sindrome da formicaio impazzito, e neanche al «si salvi chi può», ma ieri i parlamentari hanno provato a fare il punto e individuare una strategia che per la prima volta si accorgono non provenire dai vertici. Perché è difficile capire che cosa ha in mente...