Lavoro
Di Maio ci ripensa: «reddito» agli stranieri dopo 10 anni in Italia
Workfare all'italiana Nuova concessione dei Cinque Stelle alla Lega, Palazzo Chigi cerca la mediazione tra una discriminazione e la Costituzione. Il vicepremier M5S sconfessa la sua bozza che prevedeva il riconoscimento del sussidio di povertà detto impropriamente "reddito di cittadinanza" agli stranieri residenti in Italia «solo» dopo cinque anni
In attesa al centro per l'impiego – LaPresse
Workfare all'italiana Nuova concessione dei Cinque Stelle alla Lega, Palazzo Chigi cerca la mediazione tra una discriminazione e la Costituzione. Il vicepremier M5S sconfessa la sua bozza che prevedeva il riconoscimento del sussidio di povertà detto impropriamente "reddito di cittadinanza" agli stranieri residenti in Italia «solo» dopo cinque anni
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 4 gennaio 2019
Nuova retromarcia dei Cinque Stelle: il sussidio di povertà, detto impropriamente «reddito di cittadinanza», non dev’essere dato agli stranieri, ma solo ai poveri assoluti italiani. Lo ha assicurato il vicepremier pentastellato Di Maio, dopo un intenso bombardamento di dichiarazioni degli alleati occulti del suo partner di governo, il dioscuro leghista Salvini, al governo con Forza Italia in tutte le regioni del Nord. Nella gara a chi è più razzista, alla fine le alleanze variabili della Lega sono riuscite ad accerchiare Di Maio spingendolo a sconfessare in 48 ore una delle tante bozze del decreto che il governo dovrebbe approvare forse...