Alias Domenica
Di Stasio, bella pittura in una cripta con il neon
Artisti in atelier: Stefano Di Stasio Nel suo studio provvisorio (frazione di Spoleto), tra i parafernalia di pittore antico "ma" contemporaneo, fiorito negli anni settanta, l'artista parla della sua ricerca attuale, «più interiore»: non più la «mascherata di antichità» degli anni ottanta-novanta ma «il mio vissuto, la casetta, il teatro, mio padre, Napoli...»
Stefano Di Stasio nel suo studio di San Giovanni di Baiano, Spoleto (foto Mario Finazzi)
Artisti in atelier: Stefano Di Stasio Nel suo studio provvisorio (frazione di Spoleto), tra i parafernalia di pittore antico "ma" contemporaneo, fiorito negli anni settanta, l'artista parla della sua ricerca attuale, «più interiore»: non più la «mascherata di antichità» degli anni ottanta-novanta ma «il mio vissuto, la casetta, il teatro, mio padre, Napoli...»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 30 aprile 2023
Mario FinazziSAN GIOVANNI DI BAIANO (SPOLETO)
Stefano Di Stasio, “Fiorito”, 2022 Tra gli anni sessanta e settanta gli studi d’artista rischiarono di estinguersi. L’arte concettuale, l’arte smaterializzata, l’arte progettata sembravano aver conquistato una indiscussa egemonia, tanto da far parlare di post-studio art, riprendendo il nome di un corso ideato da John Baldessari alla CalArts appunto nei primi anni settanta. Se Robert Smithson si era proposto nel 1968 di liberarsi dai confini dello studio, Daniel Buren nel suo testo La Fonction de l’atelier, poco più di dieci anni dopo, dichiarava iniziare la sua ricerca proprio dall’estinzione dello studio come luogo di realizzazione di opere delle quali, tutt’al...