Alias Domenica

Di Stefano, un coro di morti al cuore del Novecento

Di Stefano, un coro di morti al cuore del NovecentoNino Franchina, Senza titolo, bronzo, 1962

Narrativa italiana I bombardamenti americani del 1943 in Sicilia, il fratellino minore portato via presto dalla leucemia, la Svizzera e la Lombardia... Un romanzo familiare di Paolo Di Stefano: Noi, da Bompiani

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 luglio 2020
Una delle magnifiche ossessioni della letteratura del secondo Novecento – romanzo e poesia – si posiziona certamente attorno a ciò che potremmo definire lo gliommero genealogico, l’angoscia dell’origine, la perturbante voce dei morti, il loro volerci trattenere, stringerci e quasi chiamarci a sé. Essi, nel mentre non ci lasciano, chiedono fiato, respiro, parola, atti di riparazione e di giustizia. Ma le suggestioni non si fermano a questa altezza. «È dunque assolutamente necessario morire, perché, finché siamo vivi, manchiamo di senso, e il linguaggio della nostra vita (…) è intraducibile: un caos di possibilità, una ricerca di relazioni e di significati...

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