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Diarchie e potere maschile

In una parola Il nuovo partito di Renzi – ed è già significativo (performativo?) che lo si chiami istintivamente così – si è presentato in varie sedi come una forza politica «femminista», e […]

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 1 ottobre 2019
Il nuovo partito di Renzi – ed è già significativo (performativo?) che lo si chiami istintivamente così – si è presentato in varie sedi come una forza politica «femminista», e ciò sarebbe garantito dal fatto che alle donne viene dato più spazio – come testimoniano i ruoli delle ministre Bellanova e Bonetti, o di Maria Elena Boschi, oggi capogruppo di «Italia Viva» (il nuovo partito di Renzi) alla Camera. Uno spazio di norma paritario, fino a prevedere per le responsabilità di direzione sempre delle «diarchie», cioè incarichi condivisi da un uomo e una donna. Di «diarchie» si parla fin da...

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