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Diario di bordo di una discussione a sinistra
Sinistra I poveri, gli sfruttati, l’operaio spaventato dai cambiamenti, il popolo dei consumatori: diventano tutte “guardie del corpo” dei (pochi) ricchi che li hanno condannati
Sinistra I poveri, gli sfruttati, l’operaio spaventato dai cambiamenti, il popolo dei consumatori: diventano tutte “guardie del corpo” dei (pochi) ricchi che li hanno condannati
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 luglio 2022
Cosa potrebbe unire oggi il gruppo dirigente di un sindacato così “immerso nel gorgo” delle trasformazioni (fisiche, tecnologiche, sociali, etniche) come la Fillea Cgil, ovviamente gelosa della propria autonomia, un prodotto “classico” dell’evoluzione (e anche involuzione, per sua stessa ammissione) del fu glorioso Pci come Andrea Orlando, un giovane neo socialista come Roberto Speranza, un leader storico del movimento operaio come Sergio Cofferati e una raffinata intellettuale (radicale sarebbe riduttivo) come Luciana Castellina? La risposta potrebbe essere ricercata nelle stesse parole di Luciana che, chiudendo la tavola rotonda sulla “sinistra nel lavoro che cambia” all’interno dei festeggiamenti per i 136...