Cultura
Diaspora, queer, indigeni: l’alfabeto della Biennale
Mostre Il curatore brasiliano Adriano Pedrosa presenta i suoi 332 artisti e artiste della 60/a edizione della Esposizione internazionale d'arte, «Foreigners Everywhere». Con due parole imprescindibili: decolonizzazione e emigrazione. Una sezione sarà dedicata agli italiani di prima e seconda generazione che hanno vissuto da «stranieri» altrove
Collective Mahku, «Kapenawe pukenibu» (2022)
Mostre Il curatore brasiliano Adriano Pedrosa presenta i suoi 332 artisti e artiste della 60/a edizione della Esposizione internazionale d'arte, «Foreigners Everywhere». Con due parole imprescindibili: decolonizzazione e emigrazione. Una sezione sarà dedicata agli italiani di prima e seconda generazione che hanno vissuto da «stranieri» altrove
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 1 febbraio 2024
Si è stranieri nel nostro profondo e dappertutto, spiega il brasiliano Adriano Pedrosa, curatore della 60/a Esposizione d’arte internazionale di Venezia (che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre), ma di certo qualcuno lo è più di altri. Sono gli outsider, i popoli indigeni, coloro che sono stati spinti ai margini o perseguitati perché ribelli a sessualità imposte, queer. Foreigners Everywhere è la scritta che campeggerà nelle diverse parti in cui si articola la manifestazione e, soprattutto, in molte lingue, alcune morte, riprendendo i lavori al neon del collettivo Claire Fontaine e anche il nome di un collettivo torinese...