Internazionale
Diaz Canel: «Non restaureremo il capitalismo»
Cuba Eletto, tra gli applausi e quasi all’unanimità (99,83%), il nuovo presidende cubano accompagnato al Consiglio di Stato da Raúl Castro. È il cambio generazionale della Rivoluzione cubana, con il «compagno più preparato» per un socialismo riformato in modo da essere «prospero e sostenibile»
Un murales a L’Avana in ricordo dei Cdr, i comitati di difesa della rivoluzione creati, nel 1960 da Fidel Castro – Afp
Cuba Eletto, tra gli applausi e quasi all’unanimità (99,83%), il nuovo presidende cubano accompagnato al Consiglio di Stato da Raúl Castro. È il cambio generazionale della Rivoluzione cubana, con il «compagno più preparato» per un socialismo riformato in modo da essere «prospero e sostenibile»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 aprile 2018
Roberto LiviL'AVANA
Tra gli applausi scroscianti dei deputati e dopo un voto bulgaro (99,83 % a favore) Miguel Diaz-Canel alle 9,30 di ieri mattina è salito alla presidenza del Consiglio di Stato, massimo organismo istituzionale di Cuba, accompagnato dal presidente uscente Raúl Castro. È iniziato così il rinnovamento generazionale della Rivoluzione cubana con il minore dei fratelli Castro che legittima «il compagno più preparato» per continuare gli obiettivi della Rivoluzione: un socialismo riformato in modo da essere «prospero e sostenibile». Il nuovo presidente non ha deluso. Ha pronunciato un discorso molto emotivo, ma efficace. E soprattutto coinciso – circa 20 minuti –...