Cultura
Diego Rivera e il suo sogno precolombiano
Intervista L’architetto Mauricio Rocha Iturbide racconta il museo immaginato dal maestro messicano che «non solo voleva una casa per la sua collezione di 50mila pezzi, ma aveva in mente una ’Città delle arti’, un luogo vivo»
Pedregal, Anahuacalli, Ribera-Rocha – Foto di Patrizia Boschiero
Intervista L’architetto Mauricio Rocha Iturbide racconta il museo immaginato dal maestro messicano che «non solo voleva una casa per la sua collezione di 50mila pezzi, ma aveva in mente una ’Città delle arti’, un luogo vivo»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 20 giugno 2023
Tutto ha inizio nel 1941. Di ritorno da San Francisco, Diego Rivera comincia a dar forma al suo sogno. Nel Pedregal de San Ángel, una magnifica zona a sud di Città del Messico, lui e Frida Kahlo hanno comprato un pezzo di terra con l’idea di costruirci una fattoria. Ma Diego già immaginava il suo Anahuacalli, non solo un museo dove custodire la sua già poderosa collezione di arte precolombiana, ma una vera Città delle arti. Il Pedregal è un luogo quasi magnetico: un paesaggio di lava apparso dopo la eruzione del vulcano Xitle, attorno al 400 a.C. L’Anahuacalli sembra...