Politica
Dietrofront dell’Economist: «Il Sì deve vincere». Lo spauracchio dei tecnocrati
Il referendum lacera le famiglie, figurarsi se non può spaccare una redazione. Ventiquattro ore dopo il siluro dell’Economist contro Renzi e la sua riforma, la medesima testata, stavolta nell’inserto annuale, […]
Il referendum lacera le famiglie, figurarsi se non può spaccare una redazione. Ventiquattro ore dopo il siluro dell’Economist contro Renzi e la sua riforma, la medesima testata, stavolta nell’inserto annuale, […]
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 26 novembre 2016
Il referendum lacera le famiglie, figurarsi se non può spaccare una redazione. Ventiquattro ore dopo il siluro dell’Economist contro Renzi e la sua riforma, la medesima testata, stavolta nell’inserto annuale, scrive l’esatto opposto. Il Sì deve vincere, altrimenti «l’Italia si troverà ad affrontare uno scenario famigliare di turbolenze politiche e forse economiche». Il cronista nemmeno finge di dissertare sulla riforma: «Il voto è diventato di fiducia al governo. Non è certo che nel 2017 il giovane premier sarà in carica. Questo è l’aspetto più disastroso». L’importante insomma è che Renzi resti in sella. È significativo che l’endorsement non si spinga...