Europa
Dighe e invasi in affitto, l’Italia cede le centrali idroelettriche
Energia Al bando la gestione di 4.646 impianti, tutti sull’arco alpino, per regole imposte dall’Ue. Tutti gli Stati membri hanno annullato le gare tranne il governo italiano. Le strutture necessitano di opere di ammodernamento dal costo stimato di 15 miliardi di euro. Confindustria chiede di cambiare la normativa
Renania Settentrionale-Vestfalia. Acqua alta nella diga Sengbach di Solingen a causa delle piogge degli ultimi giorni – Ap
Energia Al bando la gestione di 4.646 impianti, tutti sull’arco alpino, per regole imposte dall’Ue. Tutti gli Stati membri hanno annullato le gare tranne il governo italiano. Le strutture necessitano di opere di ammodernamento dal costo stimato di 15 miliardi di euro. Confindustria chiede di cambiare la normativa
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 21 luglio 2024
L’Italia mette in vendita le sue centrali idroelettriche. Stiamo parlando del 20% della produzione totale di energia elettrica e del 40% di energia rinnovabile, oltre che di asset strategici per la sicurezza energetica nazionale, perché sono questi impianti che in caso di blackout fanno da interruttore per far ripartire il Paese. Stiamo parlando di 4.646 centrali praticamente tutte concentrate sull’arco alpino. Un settore strategico sia da punto di vista energetico che da quello della mitigazione dei due volti della crisi climatica: le alluvioni e la siccità. Eppure siamo, soli in Europa, pronti a cedere questi impianti. TUTTO È COMINCIATO quando,...