Politica
Diktat Ue, la stabilità traballa
Conti pubblici «L’Italia segua le indicazioni: meno tasse sul lavoro, non sconti sulla casa». Ma Renzi non può smentirsi dopo aver promesso la misura più popolare con un occhio ai sondaggi. Caccia a trenta miliardi. La prudenza di Padoan dopo i moniti di Bruxelles. Che non sono finiti: «La flessibilità è già stata usata»
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker
Conti pubblici «L’Italia segua le indicazioni: meno tasse sul lavoro, non sconti sulla casa». Ma Renzi non può smentirsi dopo aver promesso la misura più popolare con un occhio ai sondaggi. Caccia a trenta miliardi. La prudenza di Padoan dopo i moniti di Bruxelles. Che non sono finiti: «La flessibilità è già stata usata»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 2 settembre 2015
Andrea ColomboROMA
Nulla di ufficiale. Solo bisbigli consegnati a chi di dovere, ma il messaggio che parte da Bruxelles è lo stesso chiarissimo. Ai guardiani del rigore l’idea renziana di eliminare la tassa sulla prima casa non piace nemmeno un po’. Non va nella direzione da noi indicata, segnalano le anonime «fonti europee». Si potrebbe forse aggiungere che la trovata ricorda troppo da vicino quelle berlusconiane che l’Europa detestava. Va da sé che, prima di emettere giudizi ufficiali il tribunale europeo del rigore aspetta «dettagli». Non c’è però bisogno di nessun dettaglio per ricordare che «il Consiglio ha raccomandato che l’Italia sposti...