Alias

D’improvviso, il corpo

D’improvviso, il corpoSimone Forti, «Sleep Walkers / Zoo Mantras», 1968/2010

Mostre Al Centro Pecci di Prato, la rassegna dedicata alla performer e coreografa Simone Forti

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 7 agosto 2021
Erano gli anni Sessanta quando negli Stati uniti, la modern dance veniva destituita dalla sua ortodossia e riossigenata da un nuovo respiro legato alla socialità. Trisha Brown, Lucinda Childs, Simone Forti, Debora Hay e Yvonne Rainer, giovanissime danzatrici, si erano catapultate alla compagnia San Francisco Dancers Workshop di Anna Halprin, che impostata sul Life/Art Process, innescava nuove modalità di intendere il movimento. Tra queste, si privilegiava l’interconnessione puntando a occasionali mix con letterati, musicisti e artisti visivi provenienti dall’area dell’happening e di Fluxus. Forti si addentra perfino nella cultura psichedelica per scoprire nuove percezioni ed interagisce anche con Allan Kaprow,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi