Visioni
Diodato: «È una fotografia nitida del mio vissuto personale»
Note sparse «Cosa siamo diventati», il terzo album del raffinato cantautore pugliese tra umori rock e melodia. «Il mio lavoro al concerto del 1 maggio a Taranto, città che è lo specchio di quanto accade in Italia»
Diodato – foto Ilaria Magliocchetti
Note sparse «Cosa siamo diventati», il terzo album del raffinato cantautore pugliese tra umori rock e melodia. «Il mio lavoro al concerto del 1 maggio a Taranto, città che è lo specchio di quanto accade in Italia»
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2017
Raffinato nella scelta dei suoni, interprete puro dalle enormi capacità – sale di ottave con una facilità disarmante – Diodato è il talento italiano più maturo – e meriterebbe maggiore attenzione – emerso nel corso della ultime stagioni. Da pochi giorni è arrivato Cosa siamo diventati (Carosello) il suo terzo album, secondo di inediti dopo l’esperienza di A ritrovar Bellezza del 2014, personale tributo dell’artista pugliese ai grandi della musica italiana. Un disco denso di umori che nelle intenzioni dell’autore vuole essere una fotografia nitida del suo «vissuto musicale». Dodici brani in scaletta, registrati in vere e proprie session live...