Alias Domenica
Diotti, una case history della Bassa
Una mostra di Giuseppe Diotti a Casalmaggiore, nella sua casa natale Fra gli ultimi fuochi del neoclassicismo e il nascere dell’epica nazionale di Hayez, Giuseppe Diotti è un piccolo maestro, dai tanti riferimenti eletti, che aiuta a ricomporre un’interessante «scena lombarda»
Giuseppe Diotti, «Quattro teste dal Giuramento di Pontida», 1843-’44, Casalmaggiore, Museo Diotti
Una mostra di Giuseppe Diotti a Casalmaggiore, nella sua casa natale Fra gli ultimi fuochi del neoclassicismo e il nascere dell’epica nazionale di Hayez, Giuseppe Diotti è un piccolo maestro, dai tanti riferimenti eletti, che aiuta a ricomporre un’interessante «scena lombarda»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 21 gennaio 2018
Massimo RomeriCASALMAGGIORE
Si arriva a Casalmaggiore tra le nebbie del mattino, dopo aver attraversato l’hinterland milanese, la periferia e la pianura con le osterie per camionisti lungo la Statale, i sexy shop, le discoteche, le balere, le cascine abbandonate, le fabbriche chiuse, quelle ancora funzionanti, quelle «Affittasi». Si sta in un panorama di suggestioni tra Luigi Ghirri, I Cammelli di Giuseppe Bertolucci, la ferocia dei Lometto di Busi, le pagine della Zenobia di Marco Tanzi. Qui, a Casalmaggiore, nel Museo cittadino ricavato dalla sua casa, è stata montata un’esposizione su Giuseppe Diotti (1779-1846), curata di Valter Rosa, aperta fino al 28 gennaio....